sabato 2 maggio 2015

Casa dolce casa

Ristabilite le forze per i tre è giunto il momento di tornare in città.
Si recano presso una locanda dove ricevono l’aiuto di un chierico di San Cuthbert  il quale, una volta curati e ristabilizzati, si presenta come Torque chiedendo come ricompensa per le sue cure la possibilità di unirsi al gruppo.
Dopo diverse ore di sonno ed un pasto ristoratore il gruppo, ora più numeroso ha bisogno di denaro.
Chiedono allora in giro se ci sono mansioni da svolgere e finalmente, dopo una lunga ricerca, riescono a trovare un lavoro presso la guardia cittadina: una taglia per eliminare dei banditi che si nascondono in un bosco limitrofo alla città.
Parlando con la guardia per i dettagli del lavoro all’improvviso si avvicina un uomo spaventato ed affannato annunciando la sparizione di un bambino.

Incuriosito il gruppo chiede spiegazione circa la sparizione e la guardia dice  che da qualche tempo nei pressi di una villa vicino il bosco, stanno sparendo dei bambini, la villa considerata maledetta dalla gente del luogo in quanto si dice che al suo interno sia avvenuto il massacro dell’intera famiglia che la abitava. 
I quattro non perdono tempo e si offrono di aiutare la popolazione nelle ricerche dei bambini scomparsi recandosi nei pressi della villa per indagare, fanno scorte di cibo e si dirigono verso il bosco.
Dopo un ora circa di cammino nella vegetazione si trovano davanti alla villa indicata dalla guardia cittadina, il luogo è molto decadente e sembra disabitato da anni.


I quattro decidono di entrare ma , solo pochi passi e la porta si chiude alle loro spalle e sembra non dar segno di volersi riaprire.
All’improvviso lo spettro di una bambina si manifesta davanti ai quattro chiedendogli di aiutarla con un lamento spettrale che terrorizza i quattro per poi sparire subito dopo.
Non potendo uscire i quattro decidono di addentrarsi nella villa per cercare indizi circa quella visione di prima,si addentrano allora per le numerose stanze di questo edificio ormai in malora.
Durante il loro cammino però  numerose visioni spettrali infestano le varie stanze, le visioni de fatti accaduti alla famiglia li vissuta anni prima; sembrerebbe che un qualcosa di terribile sia successo fra quelle mura e che i terribili omicidi di cui parlano in città siano realmente avvenuti.
Visione dopo visione si delinea l’atroce verità: la bambina, poco prima comparsa dinanzi ai loro occhi, aveva ucciso tutti i membri della sua famiglia grazie ad un sortilegio che costringeva i vari membri della casa ad uccidersi fra loro sotto gli occhi spettatori della crudele piccola strega.
Ora, la bambina, tiene le loro anime segregate in questo posto, le quali si alternano ad apparire al nostro gruppo intimandogli di lasciare la casa.
Nelle segrete della casa i protagonisti trovano due dei bambini scomparsi e dei resti di altri, molti altri bambini morti. Una volta rinvenuti i corpi appare però davanti ai loro occhi, di nuovo lo spettro della bambina, questa volta però non si limita a chiedere aiuto, quello era un trucco per spingere i quattro ad entrare, una volta in suo potere il piccolo fantasma scaglia contro di loro il suo orsetto di peluche, che si trasforma in un orso enorme che attacca i quattro.




La battaglia è durissima, i colpi delle armi sembrano inefficaci contro un enorme nemico di pezza e metallo, ma unite le forze in attacchi combinati i quattro riescono a distruggere l’orso il quale ritorna alle dimensioni originali, ma i quattro sanno che non durerà per molto, mentre l’orso regredisce a piccole dimensioni lo spettro della bambina si avvicina per recuperarlo e rianimarlo nuovamente, ma Torque, il chierico con un incantesimo di magia bianca riesce a distruggere l’artefatto nelle mani del piccolo spettro.
La distruzione dell’orsetto, il quale sembra essere la fonte del potere spettrale della piccola, consente alle anime dei familiari di  prendere il controllo e di cacciare nelle tenebre il fantasma della piccola strega. Una volta tornata la tranquillità le anime prima prigioniere sono libere di trapassare nell’aldilà, non prima di aver ringraziato i quattro eroi per la loro impresa.

Finalmente liberi dagli spiriti, i quattro liberano i bambini sopravvissuti e escono dalla casa.
Una volta fuori li attende un gruppo di persone, tra cui i genitori dei bambini scomparsi che cercano di vedere se il loro piccolo sia ancora vivo.
Si avvicina loro un uomo che porge il sacchetto con le 500 monete d’oro accordate per il lavoro e, scortati da una guardia, tornano in città dove si recano in taverna per ristorarsi e riprendere le forze.


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