Raccontato l’incontro extraplanare, il viaggio dei nostri
eroi riprende alla volta dell’accampamento dei centauri seguendo le coordinate
date loro da Rick, il capo dell’accampamento.
Dopo diverse ore di cammino presso oscuri sentieri si
trovano davanti delle vecchie rovine di antichi templi ormai ridotti a cumuli
di macerie dai secoli e dalle razzie dei centauri.
Dopo qualche momento di esplorazione il ranger Pallnor trova
un sentiero seguendo delle tracce mentre Akuma nota che Torque, il prete, è
immobile davanti ad un piccolo altare in rovina, immobile con gli occhi
rigirati e bianchi, in trance di preghiera, e tutti i tentativi del samurai di
svegliarlo da quella profonda concentrazione sono vani.
Decisi a lasciare Torque al suo momento di profonda
concentrazione, consapevoli che li avrebbe presto raggiunti, decisero di
incamminarsi nel frattempo presso il sentiero rinvenuto dal ranger.
Proseguendo lungo la strada si trovano ad un bivio quando
Tenshi sembra notare qualcosa che si muove nell’ombra, mentre si avvicinano per
capire di cosa si trattasse l’ombra, evidentemente accortasi di intrusi in
avvicinamento, fugge ma viene raggiunta da una freccia di Aaron.
Una volta vicini la figura si delinea svelando le fattezze
di un centauro che ferito grida, probabilmente aiuto, in una lingua sconosciuta
e poi cerca di colpire i nostri ma viene freddato prima che potesse afferrare
la sua arma.
Occultando il cadavere si prosegue lungo il sentiero quando
Pallnor sente in lontananza un rumore di zoccoli in avvicinamento. Il gruppo
decide così di spostarsi dalla strada centrale verso la vegetazione per
nascondersi dalla luce delle lanterne e nascosti fra gli arbusti notano tre
centauri, probabilmente accorsi al grido di aiuto del compagno ferito.
Aaron avvicinandosi furtivamente scaglia due frecce colpendo
uno dei centauri al collo, uccidendolo sul colpo, mentre Pallnor sempre armato
di arco ne ferisce un altro dando modo a Tenshi di caricare a sorpresa il
nemico ferito uccidendolo.
L’ultimo centauro, rimasto solo, tenta una ritirata
strategica ma viene ucciso da due frecce che si conficcano precise nella sua
testa scagliate da Aaron, letale nel buio.
Akuma ed Hussam sentono nuovamente un rumore di zoccoli che
sopraggiunge, questa volta i rinforzi sono più numerosi ed una batteria di sei
centauri è presto sulle loro tracce, giunti nei pressi dei compagni morti si
fermano e proprio in quel momento di esitazione da parte dei nemici colpisce la
fredda mano di Aaron scoccando una freccia letale che uccide il più vicino
mentre Tenshi, replicando l’attacco precedente, salta in direzione del nemico
con una grande acrobazia, colpendolo con il ginocchio, spaccandogli il cranio e
uccidendolo sul colpo.
Saltata la copertura del gruppo è il momento dei centauri di
replicare all’attacco caricando su Tenshi ed Aaron con una furia smodata.
I due vengono colpiti duramente dalla carica dei nemici e
cadono a terra, anche Hussam, lo
stregone, opta per uscire dalla vegetazione e una volta vicino ai nemici
scaglia su di loro un grande cono infuocato, sprigionando il suo potere ed
incenerendo senza pietà due centauri.
Aiutato il fratello a rialzarsi Akuma carica insieme al
monaco su di un grosso centauro dando vita ad uno scambio di colpi dove la
bestia rimane gravemente ferita e uccisa da un colpo di grazia scagliato dall’arco
di Pallnor sopraggiunto in supporto ai compagni.
Gli ultimi due centauri accerchiano il samurai ma quest’ultimo,
riuscendo ad evitare gli attacchi frontali dei nemici, impugnando saldamente la
sua fedele katana li uccide entrambi con fendenti eleganti e precisi che non
lasciano scampo al nemico.
Finito lo scontro il gruppo decide di proseguire rapidamente
lungo il sentiero in quanto non sembra, per il momento, di sentire rumori di
eventuali rinforzi nemici.
Il sentiero è impervio e la strada si alterna spesso con
numerosi bivi e sentieri secondari, ma grazie all’orientamento del ranger,
sembra che stiano procedendo nella direzione corretta.
Il percorso alterna fra bivi e piccoli spiazzi dove spesso i
nostri sono costretti a combattere con piccoli gruppetti formati da tre/quattro
centauri contro i quali non hanno grandi difficoltà, sfruttando spesso l’effetto
sorpresa e le frecce degli arcieri,
quando ad un certo punto Pallnor sente un gran frastuono provenire da
nord.
Proseguono fino ad imbattersi in una strana parete, formata
interamente da rovi spinati, che chiude un lato del sentiero, qualcosa di quel
muro spinato li spinge a sapere cosa ci sia dall’altra parte ed uno alla volta,
facendo molta attenzione ed aiutandosi a vicenda riescono a scalare e ad
attraversare quella trappola vegetale.
Una volta dall’altro lato della parete notano una sorta di
vecchio rudere di pietra, alto all’incirca una dozzina di metri, lo spiazzo non
sembra avere altre entrate se non attraversando la parete di rovi e dunque
risulta essere il luogo migliore dove accamparsi per qualche ora per riprendere
le forze dai numerosi combattimenti.
Decidono così di arrampicarsi in cima al vecchio rudere di
pietra ma essendo una roccia piuttosto friabile l’arrampicata risulta
estremamente difficile per i nostri, Hussam ricorre alle sue arti magiche
lanciando un incantesimo temporaneo su Akuma il quale di colpo divenne molto
più grande, aumentando di taglia rapidamente, il che consentì al samurai di
arrampicarsi senza problemi e calare la corda per facilitare l’arrampicata ai
suoi compagni per tornare alle sue dimensioni normali entro pochi minuti ( ma
lo stupore nel guerriero, e non solo in lui, rimase per diverse ore ).
In cima al rudere di pietra rinvengono un piccolo forziere
impolverato, Aaron sfoggiando la sua capacità di scassinare le serrature, già
ampiamente brevettata in precedenti avventure, riesce senza problemi ad aprire
il forziere trovando un mantello, all’apparenza un comune mantello ma
analizzandolo Hussam ne percepisce una lieve aura magica, ad Aaron una volta
indossato descrive una sensazione gradevole, come se si sentisse più fortunato.
Dopo diverse ore di riposo il gruppo è pronto a riprendere
il cammino ma non prima di aver recuperato il loro compagno Torque.
Nel frattempo, all’inizio del sentiero, il giovane prete
Torque si risveglia dalla sua trance mistica, notevolmente rinfrancato
spiritualmente e fisicamente, ma nota di essere solo e che i compagni hanno già
intrapreso il sentiero per l’accampamento nemico.
Decide di incamminarsi seguendo a stento le orme lasciate
dai passi dei compagni quando si imbatte in un centauro, che vedendolo lo
carica armandosi di lancia e pronto a scagliare l’attacco sul chierico.
Ma Torque immobilizza il nemico ricorrendo alla sue arti
magiche e una volta bloccato lo uccide con il suo mazzuolo benedetto.
Poco dopo sente dei passi nella sua direzione e preparatosi
al peggio si prepara all’attacco ma viene raggiunto dai suoi compagni attirati
dal rumore e dall’aura magica captata da Hussam.
Aggiornato il chierico sugli ultimi eventi e messo al
corrente dei numerosi nemici affrontati finora il gruppo prosegue verso nord,
dove il giorno prima Pallnor aveva percepito un forte rumore.
Presto però giungono nei pressi di una radura dove vengono
intercettati da un gruppo di quattro grossi centauri, più grandi di quelli
affrontati in precedenza, i quali scagliano i loro giavellotti sui nostri che
evitandoli si preparano all’imminente battaglia estraendo le armi.
I centauri caricano velocemente estraendo le loro armi, furiosi
si dirigono verso i nostri galoppando.
Tenshi evita agilmente il colpo del nemico contrattaccando e
dando fondo a tutto il suo ki interiore mentre Akuma, sfoderata la spada
scaglia fendenti precisi.
Hussam decide di scaldare ancor più il combattimento
sprigionando il fuoco dalle sue mani ardendo uno dei nemici che morente però
riesce a colpirlo con la sua falce. I due arcieri convergono i loro archi su di
un unico bersaglio trafiggendo il nemico da una pioggia di frecce mentre Torque
riesce a comandare mentalmente uno dei nemici obbligandolo a deviare i suoi
colpi sui propri compagni bestiali.
Rimasti due nemici Akuma si scaglia su uno di loro
uccidendone uno con un colpo preciso alla gola uccidendolo sul colpo, fatto ciò
si abbassò per lasciare campo libero al fratello Tenshi che con un’acrobazia
era già saltato in direzione del nemico finendolo con una scarica di colpi.
Dalle loro spalle caricano altri tre nemici in supporto ma
Hussam generando tre copie illusione di se stesso li confuse e mentre i nemici
attaccavano le copie egli li incenerì con un raggio rovente.
Guarite le ferite dalla magia bianca di Torque si prosegue
aiutati dal ranger e dal fiuto della sua lupa alla volta dello scontro finale,
ormai erano vicini e volevano chiudere questa storia, giunti nei pressi dell’accampamento
vero e proprio si trovarono lungo un sentiero ai cui lati si ergeva un
colonnato in rovina, in fondo al sentiero una serie di grandi torce
illuminavano un grande trono tribale dove vi era un enorme centauro, il più
grande che avessero mai visto, che una volta captata la presenza di forestieri
avventori tuonò loro che si trovavano al cospetto del grande capo DOMO, signore dei centauri di quelle
terre, e che i suoi fedeli compagni li avrebbero uccisi e dati in pasto alle
sue creature.
DOMO infatti ai lati del suo trono teneva incatenati due
creature mostruose, mezze uomo e mezze toro che prontamente liberò verso i
nostri eroi subito dopo aver dato il comando ai suoi gregari di catturare e
portargli la testa dei nostri.
Il
piccolo esercito di DOMO si getta
galoppando alla carica mentre gli arcieri Aaron e Pallnor ne iniziano ad uccidere
qualcuno in avvicinamento, scagliando frecce letali che colpiscono i nemici in
punti vitali.
Vedendo
i suoi in difficoltà anche DOMO
decide di scendere in battaglia e si scaglia verso Akuma che nel frattempo
stava lottando insieme al fratello Tenshi contro i due minotauri supportati nelle
retrovie da Torque.
L’enorme centauro si erge maestoso sopra il samurai che non
si lascia spaventare dal nemico, con il quale ingaggia un combattimento senza
esclusione di colpi.
Nel frattempo Pallnor ed Aaron stanno decimando il piccolo
esercito di centauri scagliando frecce senza risparmiarsi, quasi stessero
facendo una gara a chi alla fine, ne avrebbe uccisi di più, Tenshi invece lotta
supportato da Torque contro i minotauri armati
di possente ascia a due mani quando vengono accerchiati da tre nemici pronti
per sferrare loro una raffica di giavellotti ma vengono anticipati dalle fiamme
dello stregone che arde i nemici scagliando su di loro un potente cono di
fiamme.
Akuma non risparmia i colpi sul possente DOMO ma la stanchezza e le numerose ferite
cominciano a farsi sentire, anche il grosso centauro è visibilmente ferito dai
continui colpi di spada del guerriero ma mentre si appresta a sferrare l’ultimo
colpo su quest’ultimo una freccia del ranger lo raggiunge colpendolo in testa
ed uccidendolo all’istante.
Morto il leader la maggior parte dei centauri fugge in tutte
le direzioni mentre uno dei due minotauri carica furente sul ranger artefice
del colpo fatale ma viene intercettato da una ginocchiata acrobatica del monaco
a cui il nemico non riesce a resistere accasciandosi senza vita a terra.
Terminata la battaglia e uccisi tutti i nemici rimasti
Torque accorre a curare le ferite dell’intero gruppo che ristabilito
magicamente dal chierico si reca al grande trono tribale che viene, senza
indugi, distrutto a colpi di spada da Akuma, sotto il trono vi è un forziere
dove vengono rinvenuti circa diecimila pezzi d’oro, un sacchetto con delle
gemme preziose, ed un lungo bastone d’avorio inciso.
Tornati al villaggio di Rick, al quale raccontarono la pericolosa
avventura, rassicurato dal pericolo centauri, lasciarono all’uomo parte del
ricavato del forziere per permettere a quella piccola comunità di crescere ed
un giorno divenire un’importante villaggio in quelle terre selvagge.
La commozione dell’uomo non ebbe eguali e rifornì di cibo i
nostri per il proseguo del loro viaggio.
Salutato Rick ed il suo avamposto per i nostri è tempo di
rimettersi in viaggio verso CROWEN quando
Aaron, ebbe da fare una confessione ai compagni circa il suo passato che
affermava di non ricordare.
“Compagni avventurieri ho
un segreto da svelarvi. Non sono stato onesto nei vostri confronti per timore
di un rifiuto, la mia vera storia e' un'altra. Non e' vero che ho perso la
memoria, che non ricordo niente e che non so chi sia ne da dove venga, come al
contrario e' assolutamente vero che io mi chiamo Aaron e venga proprio da
Crowen, la citta' pirata in cui ci stiamo dirigendo.
Ritengo necessario ,per la
mia e la vostra sopravvivenza ,dato che stiamo per dirigerci in quel buco
infernale putrido e squallido, che voi sappiate che io sono, o meglio, ero...un
pirata. Dovete sapere che a Crowen ci sono tre fazioni di pirati che combattono
l'una al fianco dell' altra e lo hanno sempre fatto, almeno da quando i miei
avi mi narrano, e a capo di queste fazioni vi e' il re dei pirati
soprannominato LO SPARVIERO!!.
Io viaggiavo e combattevo nella 3 flotta di
crowen nella quale capitanava lo spietato David Bright.
Per puro caso trovatomi
sul ponte a controllare la situazione della nave passai vicino la sua cabina
dove lo sentii vociferare e complottare contro lo sparviero per usurpare il suo
trono da re ucciderlo e diventare cosi lui stesso re dei pirati.
Purtroppo
pero' venni sorpreso ad origliare e quello che avevo sentito non sarebbe potuto
uscire da quel contesto. Cosi venni accusato di ammutinamento e condannato a
morte. Ma per mia fortuna i mio assassino o per meglio dire quello che avrebbe
dovuto esserlo non era cosi abile e sveglio, e non avendo fatto bene il nodo
delle corde che usarono per legarmi e buttarmi giu' dal ponte riuscii' a
slegarmi e a fuggire.
Loro credono che io sia morto ma se qualcuno
dovesse riconoscermi sarebbero guai amari.
Ora spero che questa rivelazione non
vi porti a lasciarmi solo e ad abbandonarmi al mio destino. Anzi, spero di
poter continuare a viaggiare con voi e ad aiutarvi nella causa che state
perorando."
Comprese le ragioni che portarono Aaron a mentire circa le
sue reali origini il gruppo decise di tenere il giovane pirata con se,
probabilmente era utile recarsi in quella terribile città con qualcuno che
sapesse muoversi nei suoi meandri e così il viaggio riprese alla volta della
città dei pirati alla ricerca della preziosa statuetta con fattezze di donna dal
potere magico descritta da Muradin.
Nessun commento:
Posta un commento