martedì 27 dicembre 2016

La tempesta

Recuperata la magica statuina i nostri si diressero velocemente fuori dal sotterraneo della piratessa Shae, avvicinandosi all’uscita un frastuono sempre più forte colpì la loro attenzione.
Una volta fuori dal palazzo videro quello che sembrava un tumulto in atto per le strade di CROWEN.

A quanto capirono dalle urla e dalla guerriglia civile che imperversava nelle strade, la traditrice Shae Violet era riuscita a scappare dalla prigionia, liberata da qualche suo fedelissimo, ed ora stava tentando un disperato colpo di stato per spodestare in solitaria il re dei pirati, Jhon Roger, il quale aveva sguinzagliato il suo esercito per la città, uccidendo ogni sostenitore della piratessa.
Aaron ed i suoi compagni non erano certo meno in pericolo, le mire di Shae sicuramente coinvolgevano anche lui ed il suo gruppo in quanto apertamente schierati dalla parte dello sparviero.
Decisero che era ora di abbandonare CROWEN e di farlo piuttosto in fretta.

Diretti verso l’uscita della città però notarono che le grandi porte che conducevano fuori le mura erano state barricate e date alle fiamme dagli uomini dello sparviero per evitare la fuga dei pirati traditori.
Con la città in piena guerra civile, e  ricercati dagli uomini di Shae Violet, l’unica via di fuga per i nostri eroi, sembra essere il mare.

Si diressero così in fretta verso il grande porto cittadino, dove decine di navi sostavano ormeggiate pronte alla battaglia ed al saccheggio, giunti al molo i nostri intravidero quella che poteva fare al caso loro per fuggire, un’imbarcazione del defunto pirata David Bright, come si evinceva dalle bandiere, l’imbarcazione non era molto grande e sembrava in buone condizioni, faceva al caso loro.
Saliti sulla passerella i nostri vengono avvicinati da un piccolo manipoli di pirati ancora fedeli al defunto capitano che li  intimano di scendere dalla loro nave oppure li avrebbero uccisi uno per uno.
Il tempo era tiranno ed i nostri eroi non potevano permettersi di perdere tempo con una ciurma di reietti e così, estratte le armi, si liberarono in poco tempo di quegli uomini che intralciavano la loro fuga.

Akuma rapidamente caricò sul nemico trafiggendo il pirata che li aveva minacciati, uccidendolo sul colpo. Pallnor nel frattempo ne colpì un altro al collo con due frecce letali mentre Hussam, notando uno di loro che si stava avvicinando armato di spada, lo incendiò con un dardo infuocato.
Tanto bastò agli uomini di David Bright per fuggire rapidamente e lasciare così la nave ai nostri che si attivarono subito, ognuno mettendo in campo le proprie conoscenze, per salpare quanto prima via da quell’inferno, direzione KALDOR.

Salparono, a vele spiegate si allontanarono dal porto della città,  costeggiando la riva sul lato sinistro quel tanto che bastava da riuscire ancora a notare le fiaccole ed i fuochi in modo da mantenere sempre un occhio sulla rotta e sulla terraferma per evitare naufragi, e per qualche giorno il fato fu loro alleato garantendo una navigazione tranquilla, senza incontri pericolosi in cui i nostri si riposarono e nutrirono con il pescato, finchè un giorno ( o una notte chissà ) in lontananza non videro sopraggiungere su di loro quello che sembrava l’inizio di un grande temporale.
Fulmini e saette squarciavano l’oscuro cielo sopra di loro ed un grande vento si alzo’ tanto da iniziare a far oscillare l’imbarcazione in modo allarmante.

I nostri prontamente decisero di dirigersi in tutta fretta verso la costa, ma la nave anche a causa della forte corrente si era allontanata più del previsto.

Avvicinandosi improvvisamente l’imbarcazione si arresto’ di colpo, come se avesse toccato sul fondale tanto da arenarsi ma cio’ non era possibile, erano ancora piuttosto distanti dalla riva.
I loro timori erano fondati in quanto scoprirono ben presto cosa avesse bloccato la loro imbarcazione, dei lunghi e spessi tentacoli si levarono dalle onde per avvilupparsi sull’albero maestro e sulle pareti di legno le quali iniziarono a scricchiolare in modo poco rassicurante.


Non erano le rocce sul fondo, ma un calamaro gigante che li aveva immobilizzati e si preparava per fare un lauto pasto.




Subito i nostri si attivarono per tentare di rimuovere più in fretta possibile la creatura che stava indebolendo la loro imbarcazione, unica cosa che li separava da un annegamento certo nelle gelide ed oscure acque sotto di loro. 

Akuma sfoderata la sua katana inzio’ a colpire i tentacoli della creatura mirando a tagliarne quanti più poteva mentre Hussam e Pallnor, rispettivamente con fiamme e frecce elettriche, cercavano di liberare la presa dall albero maestro prima che si spezzasse.

Tenshi inizio’ a colpire la bestia con una possente raffica di colpi ma venne pero’ avviluppato da un tentacolo del mostro che nel frattempo aveva tirato fuori dall’acqua la grande bocca, e avvicinata quest’ultima al ponte della nave, trascinava verso di se il monaco il quale sembrava destinato a finire pasto dell’enorme calamaro.

Alla vista del compagno in difficoltà l’intero gruppo rivolse i propri attacchi sulla testa emersa della grande bestia, Pallnor scagliava rapidamente le sue frecce mentre Tenshi era sempre più vicino alla bocca del mostro non riuscendo a divincolarsi dalla presa di quest’ultimo.

Quando sembrava che ormai non ci fosse più nulla da fare Akuma con un raggio rovente generato furioso dalla sua spada magica riuscì a tagliare il tentacolo della bestia e liberare il fratello per poi scagliarsi sul nemico mirando alla bocca che invece di ricevere la cena ricevette solo fendenti letali che uccisero trafitto il mostro che lascio’ la presa sulla nave per affondare nelle profonde acque nere.
Liberi dalla presa del mostro pero’ i nostri si ritrovarono nel bel mezzo di una gigantesca e terribile tempesta che faceva oscillare vertiginosamente la nave, fino a qualche secondo prima tenuta ferma dai tentacoli del calamaro gigante, ora oscillava e imbarcava acqua ad una velocità allarmante.

La pioggia incessante ed i fulmini spezzarono a metà l’albero maestro che cadendo danneggio’ il resto dell’imbarcazione, le altissime onde fecero il resto ed in poco tempo e nonostante gli inutili sforzi di tutto il gruppo la loro nave si spezzo’ a metà ed una fredda oscurità li avvolse uno per uno.

To be continued…



Nessun commento:

Posta un commento